Prezzo dell’oro in calo: scopriamo i motivi

oro dollaro

Il prezzo dell’oro appare ancora una volta in calo e ciò fa presagire che il trend positivo su cui ha viaggiato per l’intero anno sembra essersi esaurito. Questo non indica un possibile trend al ribasso, ma certamente uno stop che ha interessato l’oro negli ultimi due mesi, rimanendo incastrato nella stessa fascia di prezzo con piccole, ma non significanti variazioni.

Nel momento della stesura del nostro articolo il prezzo dell’oro è pari a 43,13€ al grammo, in calo dello 0,58% rispetto al nostro ultimo approfondimento di sette giorni fa, mentre la quotazione dell’oro in dollari è pari a 1.487$ l’oncia, in calo dell’1,33% sempre rispetto a una settimana fa.

Possiamo notare quindi che il calo maggiore si è verificato nella quotazione in dollari e non nel prezzo in euro, sintomo che l’andamento della moneta unica europea non si è discostato molto da quello della quotazione dell’oro. Oggi vediamo alcune ragione per cui il prezzo dell’oro è in calo o comunque perché ha subito una battuta d’arresto rispetto al trend decisamente crescente visto fino a settembre 2019.

Dollaro forte e rendimenti titoli di Stato USA in aumento

Il motivo per cui sia euro che oro hanno subito un calo si può ricondurre alla forza del dollaro. Ricordiamo infatti che la quotazione dell’oro in borsa è espressa direttamente in dollari, perciò se la valuta statunitense ottiene un rialzo, tendenzialmente la quotazione dell’oro subisce un ribasso. Ovviamente il discorso vale anche al contrario, ma non è questo il caso.

Il PIL americano ha registrato un +1,9% nel terzo trimestre, mentre i dati economici sono stati abbastanza positivi, ad eccezione del settore manifatturiero. Questo ha portato gli investitori a concentrarsi su asset diversi dall’oro, come per esempio i titoli di Stato americani, che hanno registrato un forte aumento nei giorni scorsi.

I titoli di Stato USA sono antagonisti dell’oro in quanto concorrenti, dunque anche qui un incremento dei rendimenti dei titoli di Stato statunitensi solitamente provoca un ribasso della quotazione dell’oro.

Non è certamente detto che il dollaro debba continuare a essere forte nel lungo periodo, ma nel breve termine non possiamo che certificare una tendenza positiva che porta l’oro a subire dei ribassi. Molto dipenderà anche dall’esito dei colloqui commerciali fra Cina e Stati Uniti d’America.

Oro in fascia di prezzo molto alta

L’altro motivo che segnaliamo è puramente tecnico. L’oro è in una fascia di prezzo molto elevata rispetto agli ultimi anni e per il momento molti fondi speculativi hanno ancora aperte posizioni long (ovvero che puntano su un rialzo dell’oro) sul mercato dei derivati. Qualora dovessero decidere di chiudere queste posizioni e quindi incassare i profitti, l’oro potrebbe subire un’inversione di tendenza.

Anche qui molto dipenderà dagli eventi del mercato, ma soprattutto della scelta dei fondi speculativi. Per il momento non abbiamo alcuna certezza che qualcosa si possa muovere, ma dobbiamo aspettare novità più consistenti.

Prezzo dell’oro sui grafici settimanali

Il primo grafico che ti mostriamo è preso dal sito di Bullion Vault e indica il prezzo dell’oro in euro nell’ultima settimana. Come si evince dal grafico il prezzo è in calo rispetto all’inizio della settimana e si sta avvicinando ai 43€ al grammo, sfiorati nella giornata di martedì.

Il secondo grafico mostra invece la quotazione dell’oro in dollari e qui le differenze sono più marcate. Il calo è infatti molto più forte, che ha permesso all’oro di scendere sotto quota 1.500$ l’oncia in modo netto. Il prezzo ha poi tentato una breve risalita per poi scendere nuovamente nelle ultime ore.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *