Quotazione dell’oro torna al rialzo. Brexit rinviata al 31 ottobre

La quotazione dell’oro torna al rialzo, dopo un breve periodo di leggero ribasso che l’aveva portata a scendere sotto quota 1.300$ l’oncia. Oggi essa viaggia al di sopra di questa soglia, che è considerata psicologicamente importante dagli analisti, e si attesta sui 1.305$ l’oncia, guadagnando dunque l’1% dalla scorsa settimana, quando la quotazione dell’oro era pari a 1.292$ l’oncia.

Il prezzo dell’oro in euro è anch’esso in crescita, tornando stabilmente sopra quota 37€ al grammo. Nel momento della stesura di questo articolo il prezzo dell’oro in Italia è di 37,20€ al grammo, in rialzo dello 0,56% rispetto a giovedì scorso, quando il metallo prezioso era scambiato a 36,99€ al grammo.

La settimana è stata dominata dalle novità sul fronte Brexit, che in un certo senso tiene col fiato sospeso i mercati finanziari europei e può condizionare la quotazione dell’oro, anche se ci sono state notizie interessanti relative all’oro, che vedremo subito.

La Cina continua ad aumentare le riserve d’oro

La Repubblica Popolare Cinese ha annunciato di aver acquistato altro oro e quindi di aver aumentato le sue riserve. Nel mese di marzo la disponibilità di oro presso la banca centrale cinese è aumentata di 60,62 milioni di once, pari a 11,2 tonnellate.

Anche nel mese di febbraio la Cina aveva deciso di incrementare le sue disponibilità di oro, per la precisione di 60,26 milioni di once.

Il dato indica principalmente due fattori: il primo è l’interesse della Cina di continuare il suo programma di acquisti di oro; il secondo indica una strategia di protezione del proprio capitale finanziario davanti al rallentamento economico certificato.

Ricordiamo inoltre che dal 29 marzo 2019 la Banca dei Regolamenti Internazionali di Basilea, considerata la banca delle banche centrali, ha deciso che l’oro detenuto dalle banche commerciali diventa «Cash Equivalent», ossia equivalente al denaro e di conseguenza “Risk Free“. Dunque la scelta della Cina potrebbe essere dettata anche da questa novità non indifferente.

Quotazione dell’oro: dollaro in leggera difficoltà. Euro in leggera crescita dopo parole Draghi

La quotazione dell’oro è riuscita ad ottenere dei vantaggi grazie al calo del dollaro, che si era avvicinato ai massimi annuali. L’euro invece ha subito un buon rialzo, ma ha avuto una giornata molto altalenante proprio ieri. Infatti il rapporto sulla politica monetaria pubblicato dalla BCE aveva portato l’euro nuovamente a livelli molto bassi, ma le parole tranquillizzanti di Draghi hanno permesso un recupero in tempi brevi. Di seguito anche la quotazione dell’oro ha ottenuto dei guadagni insieme all’euro, proprio perché ad essere colpito maggiormente è stato il dollaro.

Non solo, la quotazione dell’oro ha avuto un buon rialzo anche grazie alle difficoltà del mercato azionario (soprattutto le banche), che avrebbe voluto maggiori indicazioni da Draghi in merito al programma TLTRO.

Brexit: rinvio al 31 ottobre

Giungiamo infine al tema più caldo della settimana, ovvero la Brexit. I leader dei 27 Stati membri dell’UE hanno deciso di concedere al Regno Unito una proroga di sei mesi. È stata infatti respinta sia una proroga molto breve (30 giugno) perché ritenuta inutile e insufficiente, sia troppo lunga (31 marzo 2020).

Il rinvio è però flessibile, ossia in caso di raggiungimento di un accordo in una data precedente il Regno Unito potrà uscire senza attendere il 31 ottobre 2019. Inoltre se tale accordo non dovesse essere trovato prima del 22 maggio la Gran Bretagna dovrà partecipare alle elezioni europee, per evitare il rischio che il Parlamento europeo abbia dubbi di illegalità. Ogni Stato membro ha infatti diritto a partecipare alle elezioni europee ed essere rappresentato all’Europarlamento e in caso di proroga Brexit, il Regno Unito fa ancora formalmente parte dell’Unione Europea.

A questo disegno intricato si aggiunge la richiesta di Macron di chiedere al Regno Unito di non interferire coi lavori dell’Unione nei mesi in cui sarà Stato membro. Le condizioni molto dure sono state poi accettate da Theresa May, che dovrà ora lavorare con i laburisti per trovare un accordo comune ed uscire dall’impasse.

La Brexit è stata temporaneamente evitata e per questa ragione essa non ha condizionato la quotazione dell’oro, ma l’attenzione degli investitori non è certamente scesa.

Quotazione dell’oro sui grafici

quotazione dell'oro Bullion Vault
quotazione dell’oro in euro Bullion Vault dal 4 all’11 aprile 2019

Il grafico di Bullion Vault appena mostrato indica il prezzo dell’oro in euro nella settimana appena passata. Possiamo notare come già spiegato che il prezzo ha oltrepassato la soglia dei 37€ al grammo e iniziato un mini trend positivo. Oggi il cambio oro euro è però in leggera decrescita, ma in una zona ancora abbastanza alta da non destare ampie preoccupazioni, almeno per il momento.

Quotazione dell'oro
Quotazione dell’oro in dollari dal 4 all’11 aprile 2019

Il secondo grafico mostra invece l’andamento della quotazione dell’oro in dollari dal 4 aprile all’11 aprile 2019. Qui vediamo che il trend crescente è molto netto soprattutto per via della debolezza del dollaro, come già spiegato nei precedenti paragrafi. Il prezzo è infatti salito costantemente salvo alcune correzioni tecniche e in settimana aveva anche toccato i 1.310$ l’oncia.

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